Lo stile che meriti
- Posted by Elena Colombo
Riconosco in anteprima che questo post lo sto scrivendo forse più per me, che, a un passo dal parto, mi soffermo spesso ad osservare i miei cambiamenti fisici, mi chiedo come reagirà il mio corpo a questi nove mesi e a come apparirò, sarò e mi sentirò dopo aver attraversato un momento tanto totalizzante e trasformativo nella vita di una donna come quello del parto.
Mi ha fatto molto riflettere l’evento della nascita della figlia di Kate e William, di cui si è parlato (e sparlato!) dell’uscita record della duchessa dall’ospedale e dello splendore con cui si è presentata alle luci di fotografi, media nazionali ed internazionali e popolazione mondiale.
Era splendida e perfetta, se è possibile parlare di perfezione nel mondo terrestre.
Ma cosa ci aspettavamo?
Una donna al momento del parto non rappresenta forse quanto di più vicino
alla perfezione e alla potenza generativa?
Kate (o chi per lei), ha semplicemente curato il packaging di questa perfezione e lo ha fatto al meglio.
Sono sincera nel dire che non riesco a capire tanto sgomento dinnanzi a una donna che altro non ha fatto che svolgere il suo lavoro, rappresentare il suo ruolo, la sua famiglia e ringraziare il pubblico che ha seguito con trepidante attesa e coinvolgimento l’arrivo della sua adorata bambina.
Ci aspettavamo forse che uscisse dalla clinica dopo 3 giorni, in tuta e scarpe basse, con gli occhiali da sole, i capelli raccolti a cipollotto, spingendo stancamente la carrozzina?
Non scherziamo, non lo faremmo nemmeno noi e comunque avremmo avuto da ridire, sarebbe stato ancora meno consolante.
Ho conosciuto donne che subito dopo il parto hanno accolto parenti e amici tra le mure dell’ospedale non prima di essersi fatte una doccia, pettinate, truccate e avere abbinato vestaglia e camicia da notte.
Quello che penso vada apprezzato di Kate e di tutte le donne che vivono gravidanza e parto è la ricerca di benessere e il senso di cura che attraverso la propria immagine possono trasmettere, anche in un momento tanto delicato e disorientante.
E’ l’attenzione che qualsiasi donna può dedicarsi, non solo dopo eventi sconvolgenti, ma nel quotidiano, a fare la vera differenza. Costanza e dedizione premiano.
Se Kate è giunta al dopo-parto con le caviglie sgonfie, i capelli perfetti, la pelle luminosa e un abito stirato e adeguato al momento, forse è perché si è presa cura del corpo, dei capelli, della pelle, dell’alimentazione, dei ritmi di sonno e veglia, delle scelte di abbigliamento durante tutto il periodo di attesa, altrimenti massaggiatore e parrucchiere da soli, in un unico intervento, non avrebbero potuto ottenere quel tipo di risultato.
Certo, esistono possibilità diverse: tempo, soldi e professionisti a disposizione fanno una grande differenza nei risultati raggiungibili, ma questo non vuol dire che persone normali non possano prendersi cura di se stesse, ogni giorno, in base alle proprie capacità.
Forse è più impegnativo perché molte cose dobbiamo farcele da noi, ma si può fare!
Vi lascio con una domanda, la stessa che mi sono posta io.
Quante di noi vorrebbero partorire, farsi fotografare
e mostrarsi al mondo intero dopo poche ore?
Io no.
La visione di Kate su di me ha avuto un effetto motivante, ha fatto crescere ancora di più la mia voglia di regalarmi cure e attenzioni, le stesse che dedicherò alla mia bambina una volta nata.
E allora mi vesto, mi faccio un selfie allo specchio e mi proietto in anteprima in quel momento senza tempo, di totale abbandono, che vivremo la mia bambina ed io, in cui gli unici riflettori puntati su di noi saranno gli occhi del suo papà, amore della nostra vita.
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