SOS CERIMONIA
- Posted by Elena Colombo
- abiti cerimonia, Consulenza di immagine, consulenza immagine, dress code, eventi, personal shopping, stile
Primavera, si sa, fa rima con prati fioriti, aria frizzante, voglia di nuovo e… cerimonie!
Se anche tu, tenendo tra le mani l’invito a un matrimonio o a un evento straordinario, hai reagito dicendoti: “Ma cosa mi metto???”, rientri, per merito, nel club degli invitati ufficiali colpiti dalla fastidiosa sindrome da outfit&dresscode e questo articolo fa per te 😉
Spesso si crede, erroneamente, che l’abito da cerimonia debba conformarsi a standard e rigide regole, che dichiarano modelli, tessuti, forme o colori validi per tutte le occasioni o per tutti gli invitati.
Rasserenati, non è così, l’era dall’abito in shantung color pastello è finita: l’eleganza è la capacità di saper scegliere il vestito adatto alla situazione che, in primis, rispecchi il modo di essere e le caratteristiche fisiche di chi lo indossa.
La scelta di un abito deve essere un atto di libertà, non una prigionia.
Un vestito adatto a te lo riconosci perché, appena lo provi, non vedi l’ora di indossarlo ancora e di poterlo vivere in più occasioni possibili.
L’abito perfetto per te è un tuffo nella felicità, un battito al centro del petto.
Agli inizi della primavera sono stata invitata a intervenire in qualità di consulente di immagine a un evento dedicato agli abiti da cerimonia organizzato da Ilaria Buratti, titolare di White Lady Sposa (www.whiteladysposa.com).
Questo atelier, luogo di meraviglia, per me ha il sapore dei confetti Buratti (www.buratticonfetti.com) e del ricordo di me che, poco più che bambina, ogni volta che passavo di lì, restavo con lo sguardo appeso alle vetrine, in contemplazione di abiti come nuvole luminose, sogni senza peso, magie vaporose.
Per un intero pomeriggio, le ospiti dell’evento hanno potuto visionare e provare le collezioni Primavera/Estate 2019 dedicate alla cerimonia, affiancate dalla consulenza di modelliste e sarte per la personalizzazione di abiti, vestibilità, dettagli e confrontarsi, insieme a me, su dubbi e curiosità riguardanti scelte stilistiche, etichetta o veri e falsi miti della cerimonia.
Adoro lavorare in eventi simili perché mi offrono sempre l’opportunità di osservare, riflettere e imparare qualcosa di nuovo.
Ad esempio, questo evento mi ha ricordato che, nel mondo della cerimonia in particolare, esiste la bellissima abitudine di muoversi in gruppo: la sposa è spesso accompagnata da mamma, sorelle, parenti più prossime per la scelta del suo abito e, a sua volta, ricambia la presenza alle prove delle altre.
Come guidate da una ritualità antichissima, le accompagnatrici si accomodano in cerchio, silenziosamente rispettose delle gerarchie del gruppo femminile e, a turno, danno voce a impressioni, visioni e riflessioni.
Tutte sorridono, si raccontano e creano nuove realtà.
Nessun giudizio o castrazione di pensieri.
Ognuna dice la sua, brainstorming ad alto tasso di libertà.
Ogni parola è sogno, fiducia, accoglienza.
A unirle, abiti danzanti in fluida georgette di seta, leggere crepe fiorate, impalpabili voile, gonne dalle sofisticate architetture in mikado di seta, aerei tulli ricamati, pizzi della tradizione, abiti di antica memoria o dalla personalità contemporanea.
E’ un bellissimo modo di manifestare un rito di sorellanza, figlio della saggezza antica, che le donne contemporanee continuano a perpetuare con presenza, sostegno e gioia purissima.
Per questo il luogo in cui cercare l’abito da cerimonia deve essere quello giusto, perché non si stanno semplicemente acquistando dei vestiti.
White Lady, per me, è la culla confortevole, poiché l’ambiente parla di morbidezza e di storie di felicità fin dal primo sguardo.
Saranno i toni chiari e luminosi degli arredi, le sedute confortevoli in cui abbandonare i pensieri, la presenza attenta ma discreta del personale, la privacy prevista per i salotti di prova… fatto sta che, quando si entra nell’atelier, ci si ritrova immersi in un effetto cocooning, in cui tutto è benessere, fiducia, respiro, pace.
Non mi stupisce che anche Gabriele Muccino abbia scelto White Lady per firmare l’abito da sposa utilizzato nel film “A casa tutti bene”.
Se la magia di un luogo deriva dall’anima che l’ha generato e lo nutre, quella di White Lady porta certamente il nome di Ilaria Buratti, titolare e cuore pulsante dell’atelier.
Imprenditrice capace e lungimirante, Ilaria Buratti è una donna entusiasta della vita, allenata a viaggiare alla frequenza della Bellezza, al ritmo dell’equilibrio, dell’armonia e di nobili valori.
Chi la conosce sa che nel suo DNA ci sono passione e talento per lo sport e credo che questa attitudine faccia la differenza nel suo modo di lavorare: fa squadra, con il suo team e con gli ospiti, calibra le risorse, attiva soluzioni, da corpo e respiro ai sogni e accompagna tutti i clienti all’obiettivo, senza sforzo, solo energia ristoratrice.
Ilaria non perde mai la concentrazione, sa toccare le corde dell’ispirazione rendendola terrena.
Lei osserva, ascolta, intuisce, comprende e sa tradurre racconti e aspirazioni delle persone in stili, tessuti, ricami, forme, dettagli, colori e consistenze.
Dai a Ilaria Buratti una storia e lei la trasformerà in una favola: la tua.
Buon abito da cerimonia a tutte!
Elena
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